La cucina tipica salentina: ricette e sapori della tradizione contadina
La cucina salentina si basa su materie prime povere e genuine. E’ una cucina legata alla cultura contadina e a quella marinara e propone piatti golosi antichi e popolari. Il Salento è stata terra di grandi dominazioni nel corso dei secoli e nei suoi piatti si trovano molto influenze della dominazione spagnola, turca, saracena, araba e greca. I piatti tipici salentini sono caratterizzati da sapori e profumi emblematici del mediterraneo. Una mescolanza di ingredienti frutto delle diverse invasioni che nel corso dei secoli hanno influenzato la tradizione culinaria locale.
I piatti della tradizione
Quando si parla di cucina tipica salentina il pensiero corre subito alla pasta fatta in casa come orecchiette, maritati, tria. Tutta pasta realizzata solo con acqua e farina di semola di grano duro. Per realizzare la pasta fresca viene utilizzata anche la farina di grano arso mista a semola. Questa miscela di farine rende la pasta più scura e le dona un leggero sentore di affumicato.
Tra le specialità salentine della tradizione uno dei piatti più importanti è “ciciri e tria“. Una ricetta semplice con influenze arabe (tria deriva dall’arabo itrya che significa pasta fritta) realizzata con sagne fresche o tria appunto e ceci cotti nella pignata. La caratteristica di questa ricetta è che alcune sagne vengono fritte e poi aggiunte alla minestra.
Altra ricetta della tradizione i “maritati” con la “ricotta scante“, ovvero ricotta forte salentina. Questo piatto nasce dall’unione di orecchiette e minchiareddi che vengono conditi con sugo fresco e ricotta forte, una particolare ricotta fermentata dal sapore intenso e piccante.
Tra le paste secche non dimentichiamo le sagne ncannulate, pasta sempre fatta a mano e ritorta condita con sugo fresco e cacio ricotta.
Tra i piatti di carne ricordiamo le interiora di agnello cotte alla brace chiamate in vari modi a seconda delle zone, “turcinieddri”, “gnummarieddri” o “mboti” ad esempio, o i “pezzetti di cavallo” al sugo “cotti in pignata” a fuoco lento per diverse ore. Ma in una terra dove splende il sole per la maggior parte dell’anno le verdure la fanno da padrona. Peperoni, zucchine, melanzane, cime di rape stufate, grigliate o fritte e le “cicore reste” – verdure che crescono spontaneamente nei campi cotte stufate o lesse per accompagnare il purè di fave. E ancora, le “paparine” (papaveri raccolti prima della fioritura stufate con olive leccine), i lampascioni (cipollotti amarognoli cotti al sugo in pignata o lessi e conditi con olio e menta).
Tra i dolci tipici della tradizione salentina ricordiamo i “mustazzoli“, un dolce di origine araba realizzato con farina, zucchero, farina di mandorle, olio, arancia e limone, uova e spezie – cannella, noce moscata e chiodi di garofano in polvere. Un dolce dal sapore davvero particolare ricoperto da una golosa glassa al cacao.
Cibo, una questione di identità culturale
La cucina tipica salentina è un melting pot di tradizioni culinarie, di sapori e odori che identificano un territorio. L’identità gastronomica del Salento passa attraverso tutti questi piatti, e molti altri ancora, che risentono delle influenze delle diverse dominazioni. Per noi salentini il cibo dipende dalle stagioni, dal clima, dai luoghi, dalle prescrizioni religiose che ne condizionano la quantità e il gusto. In un mondo in cui si promuove la globalizzazione, noi salentini continuiamo ad essere orgogliosamente legati alle nostre tradizioni che risentono delle innumerevoli contaminazioni culturali e alimentari. Vieni a scoprire il Salento tipico per vivere un viaggio sensoriale attraverso il territorio e il cibo. Dai gusto al tuo tempo, prenota il tuo soggiorno a Tenuta Rocci Cerasoli.